La ROUTE 66, che da Chicago porta alla California, e' un mito da oltre 80 anni
della filosofia on the road ed e' il sinonimo di libertà e rottura degli schemi.
E' stata rappresentata da molti films come Easy Rider, Thelma & Louise, da cantanti come Bruce Springsteen e Bob Dylan, ma soprattutto dallo scrittore Jack Kerouac con il suo libro " Sulla strada". La ROUTE 66 e' considerata la Strada Madre, la Mother Road, e' lunga circa 4000 km e originariamente attraversava 8 Stati. Per percorrerla ci sono vari modi: si puo' noleggiare un'auto ( già dall'Italia), si può viaggiare gratis portando macchine da una città all'altra con il drive-Away, si può noleggiare un'harley nelle varie stazioni della Eagle Rider e, per chi non se la sente di guidare, si possono utilizzare gli storici ed economici bus della Greyhound ( il tragitto New York- S.Francisco che dura più di 3 giorni costa circa 200 dollari ) o si possono usare le ferrovie Amtrak. Molti locali e bars della beat generation negli anni sono rimasti, alcuni sono scomparsi e ci sono varie guide per scovarli. I viaggi on the Road per definizione finivano a San Francisco ( o Frisco, come chiamata dai locali) davanti al mare, dove i beat sognavano di imbarcarsi. Ancora oggi San Francisco, con le sue 43 colline, il Golden Gate Bridge e l'isola di Alcatraz e' la citta' dei sogni di viaggiatori e artisti in cerca di fortuna. Due luoghi di mare mare molto " in" da queste parti sono Big Sur e Carmel-by-the-sea (fatta di spiagge solitarie e promontori rocciosi) che si trovano a sud di San Francisco e sono simbolo di eleganza e di charme con gallerie d'arte, boutiques ed eleganti Hotels. Carmel ha avuto per sindaco anche l'attore Clint Eastwood , che da queste parti ha un ranch dove si può dormire ( il Mission Ranch Resort con 31 camere provviste di jacuzzi e camino, ristorante, piano bar e 6 campi da tennis). Qui vicino, e precisamente a Monterey, si trova anche il campo da golf più scenografico del mondo: il Pebble Beach.
Insomma: un viaggio adatto sua ai nuovi bohemians , sia agli amanti dello sport e dei paesaggi suggestivi sulle orme della beat generation!
Marika Z.
E' stata rappresentata da molti films come Easy Rider, Thelma & Louise, da cantanti come Bruce Springsteen e Bob Dylan, ma soprattutto dallo scrittore Jack Kerouac con il suo libro " Sulla strada". La ROUTE 66 e' considerata la Strada Madre, la Mother Road, e' lunga circa 4000 km e originariamente attraversava 8 Stati. Per percorrerla ci sono vari modi: si puo' noleggiare un'auto ( già dall'Italia), si può viaggiare gratis portando macchine da una città all'altra con il drive-Away, si può noleggiare un'harley nelle varie stazioni della Eagle Rider e, per chi non se la sente di guidare, si possono utilizzare gli storici ed economici bus della Greyhound ( il tragitto New York- S.Francisco che dura più di 3 giorni costa circa 200 dollari ) o si possono usare le ferrovie Amtrak. Molti locali e bars della beat generation negli anni sono rimasti, alcuni sono scomparsi e ci sono varie guide per scovarli. I viaggi on the Road per definizione finivano a San Francisco ( o Frisco, come chiamata dai locali) davanti al mare, dove i beat sognavano di imbarcarsi. Ancora oggi San Francisco, con le sue 43 colline, il Golden Gate Bridge e l'isola di Alcatraz e' la citta' dei sogni di viaggiatori e artisti in cerca di fortuna. Due luoghi di mare mare molto " in" da queste parti sono Big Sur e Carmel-by-the-sea (fatta di spiagge solitarie e promontori rocciosi) che si trovano a sud di San Francisco e sono simbolo di eleganza e di charme con gallerie d'arte, boutiques ed eleganti Hotels. Carmel ha avuto per sindaco anche l'attore Clint Eastwood , che da queste parti ha un ranch dove si può dormire ( il Mission Ranch Resort con 31 camere provviste di jacuzzi e camino, ristorante, piano bar e 6 campi da tennis). Qui vicino, e precisamente a Monterey, si trova anche il campo da golf più scenografico del mondo: il Pebble Beach.
Insomma: un viaggio adatto sua ai nuovi bohemians , sia agli amanti dello sport e dei paesaggi suggestivi sulle orme della beat generation!
Marika Z.
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